Al di sotto dei pascoli di cresta, i versanti della montagna sono coperti una faggeta che, alle quote più alte è quasi pura.

Nell'Oltrepò l'inverno è stato piuttosto lungo, i rami appaiono ancora spogli, mentre il terreno è ricoperto dalle foglie secche cadute all'inizio della stagione

ma già in qualche radura dei ciuffi verdi che spuntano tra le foglie

o gli amenti dei noccioli sono piccoli, quasi impercettibili segnali dell'ormai prossimo risveglio.

In effetti ancora al di sotto dei 1000 metri di altezza le primule si godono il sole,

insieme alla dafne laureola che mette le prime foglie,

a qualche ancora sparuta polmonaria e

all'anemone epatica.

Tutto però si arresta bruscamente sui 1100 metri: da qui in poi persiste ancora la neve