mercoledì 10 giugno 2009

11-Discioglimento

Il mese di aprile avanza e con esso la primavera sta risalendo i versanti della montagna. La neve è scomparsa dal bosco e una matricina di faggio tagliato ha buttato numerosi ramuli: al loro apice dentro ogni piccola gemma appuntita si preparano le foglie. Ma tutto è ancora spoglio.
Sulla cresta, oltre i 1300 metri, la copertura nevosa è ancora molto estesa, ma con l'aria meno fredda ha inesorabilmente iniziato a sciogliersi, liberando alcune delle zone a quote più basse.
Su queste talvolta si ergono spettrali gli scheletri dei cirsium della scorsa estate
o qualche residua bacca rossa sui rami completamente spogli dei cespugli di rosa canina.
Ma al limite del bosco i pochi noccioli lasciano già pendere i loro amenti e
vicino ai faggi si riescono a scorgere, anche se a fatica, un paio di scille
e qualche anemone hepatica.
Sono invece i crochi a popolare le chiazze di prato libere dalla neve, ma ancora bagnate dlle acque di scioglimento
quasi fossero impronte lasciate dalla primavera nel suo incedere a ricacciare l'inverno sempre più in alto.


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